Dio chiama.

di Angelo Cappello

Si parla sempre che bisogna credere per essere salvati, bisogna avere fede per essere salvati, bisogna scegliere Cristo per essere salvati.

Si usa spesso questo vocabolo come se la scelta per ottenere la salvezza dipendesse dalla nostra risposta e dalle nostre preferenze.

È così alzarsi la mattina e decidere cosa fare con una certa urgenza, ponendo fede nei nostri limiti di forza e di tempo per riuscire nel nostro intendo.

Per credere bisogna che qualcuno ci spieghi di cosa si tratta e in cosa bisogna credere.

Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti?” (Giov. 3:12)

Nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio” (1Cor. 2)

Cristo afferma che si tratta di cose celesti spirituali lontano dalla nostra mente, quindi si ha bisogno di qualcuno che conosca le cose celesti e che ci riveli ogni cosa, Egli salendo in cielo non ci ha lasciati all’oscuro: “ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto” (Giov 14:26).

Molti insistono che bisogna avere fede pensando nel “fai da te”, come fare una opera d’arte senza nessuna base. La fede è un dono di Dio, la fede è una pietra preziosa, preziosa più dell’oro.

Pietro rinnegò personalmente Cristo molte volte, eppure era presente nelle Sue opere: “Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte»” (Mat 26:34).

Nessuno uomo può scegliere liberamente Cristo:

Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità” (2Tim 1:9)

Siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio” (1Cor 6:11).

Dio ci ha riconosciuti come i suoi figli per mezzo di Gesù Cristo e dobbiamo essere riconoscenti di questa infinita Grazia che ci è stata concessa senza che noi facessimo un qualcosa, stiamo attenti a non rivolgerci a cose e tradizione umane per servirle.

Noi, abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, egli ci insegna ogni cosa, non siamo più sotto la legge della lettera ma dell’amore.

La scrittura non parla invano, siamo creature nuove per ubbidire alla verità, eletti secondo la sua volontà e non secondo la nostra scelta.

Sta scritto: “Abramo ebbe due figliuoli: uno dalla schiava, e uno dalla donna libera, ma quello dalla schiava nacque secondo la carne; mentre quello dalla libera nacque in virtù della promessa” (Galati 4:22-23).

Dio promise ad Abramo che i suoi discendenti erediteranno la terra e tutto il mondo intero non perché Egli ubbidiva alla legge, ma perché ebbe fede in Dio.

Noi facciamo parte, secondo la promessa, della discendenza nata dalla donna libera.

Perché se la legge fosse stata capace di produrre la vita in noi, la venuta di Cristo e il suo sacrificio non erano necessari.

Riconosciamo che è per la sua chiamata che possiamo parlare di Cristo e per la sua fede in noi che possiamo essere credenti perché se cerchiamo di operare con le nostre forze rinunciamo a Cristo, siamo senza la Grazia e abbiamo reso vano il sacrificio del nostro Signore.

Cristo ci ha liberati dalla maledizione della lettera, affinché per fede ricevessimo vita nuova.

E' un suo dono, non un nostro merito perché osserviamo un qualcosa.

La legge è adempiuta in questa ed unica parola: “ama il tuo prossimo come te stesso”.

Se amiamo quelli che ci amano, quale grazia c’è ne viene? Anche quelli che non sono chiamati amano quelli che li amano e oggi non entrano nel Riposo di Cristo Gesù. Ma anche loro riceveranno l’ingresso nel regno di Dio, a suo tempo secondo il piano di Dio, perché il Sacrificio perfetto ed Unico di Cristo si applica a tutte le sue creature e non ad una sola parte come molti vogliono far credere, ricordiamoci che la Salvezza è un suo dono.

Riconosciamo questo evangelo di salvezza perché Dio è uno: un solo Signore e un solo Spirito Santo che insegna a tutti

Colui che può preservarci da ogni caduta e farci comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria è Cristo, non le nostre forze.

Dio ci ha chiamati e nulla può separarci dal suo amore, la sua chiamata è senza pentimento, la sua salvezza non può essere tolta a chi l’ha data per primo, altrimenti Dio non è Dio e la sua Parola sarebbe nulla.

Cerchiamo di non mettere in dubbio la sua promessa di Salvezza e la libertà che ci ha concesso.

Avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso” (Fil. 2:2).

Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù” (Rom 12:16).

Se mettiamo in pratica queste singole parole, allora l'amore e la libertà di Dio sono veramente in noi. Al nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere , ora e per tutti i secoli. Amen.

A. C.


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